Alle 18.00, all’Arena Itaipava Fonte Nova di Salvador de Bahia, la Bosnia Erzegovina sfiderà l’Iran nella terza e ultima giornata del Gruppo F dei Mondiali 2014. Una cosa è certa: una delle Nazionali maggiormente deluse della prima fase del Mondiale è certamente la Bosnia. La squadra di Dzeko e Pjanic era arrivata con ben altre aspettative in Brasile (superare almeno il girone) e invece in due gare non è riuscita a collezionare nemmeno un punto.
Il desiderio di non finire il girone all’ultimo posto e soprattutto quello di vincere la prima partita nella storia di questa nazionale in un Mondiale dovrebbe bastare per dare buone motivazioni. Il commissario tecnico Susic farà probabilmente qualche cambio rispetto alle due precedenti partite, ma la formazione che giocherà sarà comunque di buon livello.
L’Iran ha invece pareggiato la prima partita contro la Nigeria e perso quella contro l’Argentina solo 1-0, e il gol subito tra l’altro è arrivato nei minuti finali. L’Iran può ancora qualificarsi agli ottavi di finale, dovrà vincere contro la Bosnia, sperare nella sconfitta della Nigeria e avere una differenza reti migliore. Al momento l’Iran è a -1 e la Nigeria a +1. In caso di parità nella differenza reti passerà il turno la squadra che avrà fatto più gol.
L’Iran per passare il turno deve vincere questa partita, ma la nazionale allenata da Queiroz non può fare una partita d’attacco, perché non ha i calciatori giusti per farlo. L’unica possibilità di fare punti per l’Iran è difendere in modo ordinato con tutti i calciatori in fase di non possesso palla e poi provare a ripartire soprattutto con Dejagah e Ghoochannejhad. Non fare segnare gli avversari giocando così è possibile se si mantiene alta la concentrazione, ma fare gol è davvero difficile.
Il problema principale per l’Iran fin qui è stato la difficoltà ad andare a segno. Zero gol in due partite non sono un buon biglietto di visita per una Nazionale che non solo deve puntare a vincere, ma anche provare a segnare almeno due gol. La squadra di Queiroz deve anche sperare che la Nigeria esca sconfitta nel match contro l’Argentina e possibilmente con uno scarto ampio. In caso di risultato positivo degli africani, infatti, anche un successo dell’Iran sulla Bosnia non basterebbe per la qualificazione. Servono, allora, le giocate di Ghoochannejhad (ma chiamatelo Gucci, così come fan tutti da quando era bambino) e di Dejagah. Entrambi giocano in Inghilterra, il primo col Charlton e l’altro col Fulham, anche se il loro ruolino di marcature non lascia ben sperare.
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