Chiusura debole per la Borsa di Milano, con l’indice Ftse Mib che perde lo 0,18% a 21.573,61 punti. Lo spread tra Btp e Bund tedesco termina la seduta a 152 punti base, con il tasso del decennale italiano al 2,01% sul mercato secondario.
Generali chiude la giornata con un rialzo del 2,79% a 15,83 euro. L’utile netto del primo trimestre si è attestato in aumento del 3,7% a 1,2 miliardi di euro, col Leone triestino che ha segnato anche un aumento del 4,1% dal punto di vista del risultato operativo, salito a 2,6 miliardi di euro. Generali ha inoltre confermato “gli obiettivi prefissati nel piano strategico”.
Giù Ferrari, che si attesta in chiusura in perdita del 3,45% a 89,6 euro. Il Cavallino ha realizzato nel secondo trimestre del 2017 un utile in aumento del 30% a 136 milioni di euro e confermato i target 2017, che un Ebitda adjusted visto a oltre 950 milioni di euro. Il presidente, Sergio Marchionne, è “soddisfatto” ma guarda già al futuro, annunciando che nel primo trimestre 2018 illustrerà un nuovo piano al 2022.
STMicroelectronics termina la giornata con un rialzo dello 0,9% a 14,5 euro. Il titolo dell’azienda è spinto dalla revisione al rialzo delle guidance di Apple. Per gli esperti infatti si tratta di una notizia positiva in quanto supporta le recenti indicazioni di Stm che vede un fatturato 2017 nella parte alta del range di guidance fornito al Capital Markets Day di maggio.
Tra i bancari, chiusura debole per Intesa Sanpaolo (-0,55% a 2,9 euro) e Unicredit (-1,13% a 16,63 euro).
Nonostante i nuovi massimi storici toccati dai listini statunitensi, indicazioni peggiori del previsto dai numeri societari spingono al ribasso i listini europei.
A Francoforte il Dax di Francoforte si è fermato a 12.181,48 punti, -0,57%, il Cac40 di Parigi a 5.107,25, -0,39%, e l’Ibex di Madrid a 10.513,90, -0,69%. Limita le perdite il Ftse100 di Londra, sceso dello 0,16% a 7.411,43 punti.