La conferenza internazionale delle Nazioni unite a Marrakesh, in Marocco, ha adottato il patto sulle migrazioni di fronte ai leader di circa 150 Paesi, nonostante varie defezioni. – Il ‘Global Compact for Safe, Orderly and Regular Migration‘, stilato dopo 18 mesi di colloqui, è stato approvato formalmente all’inizio della conferenza di due giorni. Il segretario generale Onu, Antonio Guterres, ha parlato di “una roadmap per evitare sofferenze e caos”, descrivendo quelli che ha definito come miti creati attorno al documento, tra cui l’accusa che permetterebbe all’Onu di imporre politiche sull’immigrazione ai Paesi. Ha sottolineato: “Non è legalmente vincolante”, “è una cornice per la collaborazione internazionale, che ribadisce nello specifico il principio della sovranità statale. Non dobbiamo lasciarci sopraffare dalle paura e dalle false narrazioni”.
L’accordo è stato bersaglio di dure critiche dei nazionalisti e vari Paesi hanno fatto sapere che non lo appoggeranno. Gli Stati Uniti si erano smarcati lo scorso anno dai colloqui e da allora vari altri Paesi si sono ritirati, tra cui Australia, Austria, Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Ungheria, Lettonia, Polonia, Slovacchia. Venerdì Washington ha nuovamente criticato il testo, etichettandolo come “uno sforzo delle Nazioni unite per avanzare la governance globale a spese del diritto sovrano degli Stati”. L’Italia che aveva approvato il documento, alla sua nascita nell’ambito delle Nazioni Unite, ha poi fatto marcia indietro a causa della presa di posizione di Salvini e della Lega. Il premier, Giuseppe Conte, ha fatto sapere di ritenerlo (pur con qualche distinguo) un documento positivo e condivisibile, M5S si è diviso tra l’ala sinistra di Roberto Fico che è per l’approvazione e i “governativi” molto più prudenti. Alla fine, Conte ha deciso di rimettere la questione a un dibattito parlamentare così come ha fatto la Svizzera. La discussione e il voto del Parlamento italiano saranno dunque decisivi: se il voto sarà positivo, l’Italia potrà entrare anche in un secondo tempo, se sarà negativo, il nostro Paese resterà fuori.
Altri Paesi, guidati dalla Germania della cancelliera Angela Merkel, sono invece in Marocco per appoggiare l’intesa, che per l’Onu potrà aiutare a migliorare la gestione della questione migratoria. Alla vigilia della conferenza, la rappresentante speciale Onu per le migrazioni Louise Arbour ha risposto alle critiche, insistendo sul fatto che il documento non è legalmente vincolante. La tensione sul patto è salita anche in vari Paesi europei, tra cui, oltre all’Italia, la Svizzera e la Bulgaria, anche il Belgio che rischia, sulla questione, la caduta del governo
Considerato il primo documento internazionale sulla gestione delle migrazioni, il Global compact elenca 23 obiettivi per aprire all’immigrazione legale e scoraggiare gli attraversamenti illegali dei confini, mentre il numero di persone in movimento a livello globale è arrivato a oltre 250 milioni. Per molti, tuttavia, non essendo vincolante non fa abbastanza per tutelare i diritti dei migranti.