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Torino, stalker assolto con 1500 euro alla vittima. Scoppia la polemica sulla riforma della giustizia

Foto AP-LaPresse - Tutti i diritti riservati

Bastano 1500 euro per essere assolti da un’accusa di stalking. Anche se la vittima non li vuole. Lo ha deciso una controversa sentenza del tribunale di Torino che ha “estinto il reato” dopo che un 39enne denunciato per atti persecutori da una ragazza di 24 anni le ha offerto come risarcimento 1500 euro. Lei ha rifiutato ma per il giudice il gesto riparartore è stato sufficiente e ha obbligato la giovane ad accettare la cifra, chiudendo così la questione. La sentenza è uno dei primi casi di applicazione dell’istituto sulla giustizia riparativa previsto dalla riforma della giustizia a firma del minsitro Andrea Orlando. Dure le reazioni da destra a sinistra, passando per i Cinquestelle.

“Lo stalking – accusa il presidente del Pd Matteo Orfini – non può essere ricompreso in una logica di giustizia ripartiva. Se una norma scritta male produce sentenze assurde è necessario correggerla per evitare nuovi rischi. Occorre lavorare ancora sul terreno del contrasto alla violenza sulle donne e approvare velocemente la norma sugli orfani di femminicidio ferma al Senato. La battaglia contro il femminicidio riguarda la vita di tante donne, bambini e intere famiglie. Non deve essere in alcun modo trascurata in nessuno dei suoi frangenti, normativi, sociali e culturali”. 

Dello stesso avviso le senatrici Mdp Doris Lo Moro e Maria Cecilia Guerra: “Lo stalking è una piaga sociale che non investe solo la singola vittima ma tutta la collettività, sottovalutarlo significa che non c’è consapevolezza della gravità e della diffusione del fenomeno, e che cosa significhi per una donna fronteggiarlo – concludono le Senatrici di Articolo1-Mdp – Le donne denunciano non perché vogliono soldi, ma per essere protette e difese dalla legge e dalle istituzioni”. 

I deputati del Movimento 5 Stelle della commissione Giustizia puntano il dito contro Orlando e la Ferranti, presidente della commissione Giustizia: “L’articolo sulla giustizia riparativa non doveva essere approvato in questo modo. Avevamo proposto che la vittima potesse opporsi alla decisione del giudice o che almeno venissero esclusi i reati contro la persona come lo stalking. All’epoca in tanti avevano minimizzato, in particolare il Ministro Orlando e la stessa Presidente Ferranti con diversi articoli ed interviste. Si dovrebbero vergognare e chiedere scusa alle vittime invece di scaricare la colpa sui giudici, è la norma e non l’interpretazione ad essere errata. Non hanno scuse, questa offesa alle vittime porta ancora la firma del Partito Democratico”

A destra la prima a farsi sentire è Mara Carfagna: “Ecco la vergogna che denunciamo da mesi. In Parlamento (con un question time al Ministro Orlando), e fuori. Inascoltati”, scrive su Twitter la portavoce di Forza Italia alla Camera dei deputati.

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