Conferito da parte dell’Università La Sapienza di Roma il dottorato di ricerca honoris causa in Advances in infectious diseases, microbiology, legal medicine and public health sciences ad Anthony Fauci, che sarà in collegamento video dagli Stati Uniti. Dopo i saluti istituzionali di Thomas D. Smitham, incaricato di affari dell’ambasciata degli Stati Uniti d’America, la cerimonia si aprirà con la prolusione della rettrice Antonella Polimeni, seguita dall’allocuzione di Carlo Della Rocca, preside della Facoltà di Farmacia e medicina, e dall’elogio di Stefano D’Amelio, coordinatore del dottorato di ricerca in Advances in infectious diseases, microbiology, legal medicine and public health sciences e dalla lectio magistralis di Fauci.
Il riconoscimento viene assegnato per il ruolo fondamentale di Fauci nello studio delle malattie infettive e immunomediate, con particolare riguardo ai primi studi pioneristici sulle infezioni da HIV, alla messa a punto di misure di contenimento della trasmissione e di terapie efficaci contro l’AIDS.In questo contesto, Fauci è stato l’ideatore del President’s Emergency Plan for AIDS Relief (PEPFAR), che ha contribuito a contenere la diffusione e la mortalità in Paesi svantaggiati; è stato inoltre consulente scientifico di sette presidenti degli Stati Uniti, guidando iniziative di controllo di malattie epidemiche e pandemiche. I risultati della sua attività di ricerca lo collocano tra i più influenti scienziati al mondo, con 1.170 lavori indicizzati su Scopus e un H-index pari a 182.
Le parole di Fauci
“Sono onorato di ricevere un riconoscimento dalla Sapienza, una delle università più prestigiose del mio paese di origine. Io sono un italo-americano di seconda generazione e i miei genitori sarebbero davvero orgogliosi”. Sui vaccini “l’Italia ha fatto meglio degli Stati Uniti”. Così il virologo Anthony Fauci che ha ricevuto dall’università La Sapienza il Dottorato di ricerca honoris causa in ‘Advances in infectious diseases, microbiology, legal medicine and public health sciences’. Nel corso del suo intervento il virologo ha mostrato una slide dove si evince come l’81% degli italiani abbia effettuato almeno una dose di vaccino contro il 74% degli statunitensi.