La Lifeline con 239 migranti a bordo è ancora bloccata in alto mare e, mentre prosegue lo scontro tra Italia e Malta, l’ong presente sulla nave lancia un invito a Matteo Salvini. “Caro Matteo Salvini, non abbiamo carne a bordo, ma esseri umani. Vi invitiamo cordialmente a convincervi che sono le persone che abbiamo salvato dall’affogare. Vieni qui, sei il benvenuto”.
Dear @matteosalvinimi, we have no meat on board, but humans. We cordially invite you to convince yourself that it is people we have saved from drowning. Come here, you are welcome! pic.twitter.com/vPhLV4M2jO
— MISSION LIFELINE (@SEENOTRETTUNG) 24 giugno 2018
Un invito già lanciato, peraltro, dal capitano della nave Klaus Peter: “Vorrei invitare il signor Salvini a fare un viaggio con noi”, ha detto sabato a Radio Capital. “Solo così si potrà rendere conto dello scenario drammatico in mare. Su questa nave nessuno guadagna un soldo dai salvataggi. Siamo tutti volontari. Mi vergogno profondamente delle parole del ministro italiano”. Poi la provocazione: “Se Salvini vuole arrestarmi può venire personalmente a prendermi”.
Nonostante le richieste di aiuto della ong, tuttavia, il ministro dell’Interno torna all’attacco: “Certe navi si devono scordare l’Italia, stop al business dell’immigrazione clandestina! La musica è cambiata, io ce la metto tutta”.
IL NO DI ITALIA E MALTA – Roma, infatti, continua con la linea dura e ribadisce che spetta a Tripoli e La Valletta intervenire. La prassi della guardia costiera italiana, quando riceve una richiesta di soccorso da un’imbarcazione in area Sar (Search and rescue) libica, è quella di fornire le necessarie istruzioni per mettersi in contatto con l’autorità e la guardia costiera del Paese africano.
SCHEDA – Come funziona il soccorso nel Mediterraneo Centrale
Anche da Malta nessun dietrofront, con il premier Joseph Muscat che su Twitter dichiara: “Lifeline ha violato le regole, ignorando le direttive dell’Italia in Libia. Dovrebbe spostarsi dalla posizione verso la destinazione originale per evitare un’escalation. Pur non avendo alcuna responsabilità Malta appena fornito forniture umanitarie e le forze armate hanno permesso a un medico di evacuare una persona”.
#Lifeline broke rules by ignoring #Italy directions in #Libya SRR.Should move from position towards their original destination to prevent escalation.Despite having no responsibility #Malta just provided humanitarian supplies & @Armed_Forces_MT carrying out medical evac of 1pax-JM
— Joseph Muscat (@JosephMuscat_JM) 23 giugno 2018
“L’Italia – dice ancora Muscat intervistato alla radio – ha ragione nel dire che la nave non ha rispettato le regole ma è sbagliato dire loro di andare a Malta. Siamo un Paese sovrano e nessuno dovrebbe dettarci cosa possiamo o non possiamo fare”. Il premier ribadisce che i migranti sono stati soccorsi tra la Libia e Lampedusa e che l’operazione è stata inizialmente gestita dal centro di soccorso di Roma. Secondo Muscat, la ong sta ignorando le richieste di trasferire i migranti alla guardia costiera libica, scegliendo invece di dirigersi verso l’Italia.