Passata la grande paura e raccolto il massimo possibile nella notte di Parma, l’Inter adesso si chiede quale possa essere il suo destino. Al Tardini è arrivato un segnale forte che suggerisce come tutto possa ribaltarsi in pochi minuti, così da sovvertire d’incanto le prospettive. Una sconfitta avrebbe messo in serie difficoltà, soprattutto psicologica, la compagine nerazzurra che invece nel finale, in quattro minuti appena, è stata capace di tenersi aggrappata ancora al treno scudetto. Ma la fatica dimostrata per larga parte del match contro i Ducali non lascia tranquilli il tecnico e la stessa tifoseria. Conte, che domenica ha assistito al match in tribuna perché squalificato per un turno, ha più volte evidenziato nel corso della sfida il suo disappunto osservando una squadra poco incisiva, a tratti svogliata, tremolante e poco lucida, distratta e fragile in difesa. L’aggressività dimostrata nella prima fase del torneo sembra essere svanita e l’attacco delle meraviglie sta segnando il passo. Ci hanno pensato due difensori, de Vrji e Bastoni, a ribaltare la serata e tenere salda la terza posizione della classifica tenendo a quattro punti l’Atalanta. Ma dopo il rocambolesco 3-3 contro il Sassuolo, notti così non capitano sempre. La panchina si è dimostrata all’altezza e i cambi dei sostituti domenica sera hanno fatto la differenza cambiando il volto della sfida, con Moses e Young che hanno dato maggiore vitalità sulle fasce al posto degli opachi Candreva-Biraghi e Sanchez che è stato nettamente più dinamico rispetto a Eriksen. Proprio il danese continua ad essere un oggetto misterioso alternando buone prestazioni a partite incolori. Per lui un altro passo indietro. Non vede la luce e non illumina, non riesce a incidere e per l’Inter, che manca di ispirazione, continua ad essere un problema trovare le idee giuste. Anche dai calci da fermo il danese è stato alquanto impreciso, altro segnale da non sottovalutare.
Il calendario adesso permette a Conte di respirare un po’. Domani c’è da affrontare il Brescia in piena crisi di risultati e servono punti chiari e tondi senza patemi per saldare l’autostima della squadra ed evitare ulteriori brividi. Il destino gira bene ma la fortuna non va sollecitata troppo. Al momento ci si consola con il mercato, in vista anche della nuova stagione dove le ambizioni saranno ben diverse. Il terzino marocchino Achraf Hakimi è atteso oggi a Milano per le visite mediche. Costato circa 40 milioni di euro, firmerà un quinquennale. Per il resto c’è da capire dove finirà Lautaro Martinez. Il Barcellona sembra essersi fermato. Ma la finestra di mercato è ancora ampia. Al momento servono i suoi gol, e quelli di un sempre combattivo Lukaku, per ridare all’Inter il sorriso e la sicurezza perduta. Per sdrammatizzare il centrocampista Gagliardini, autore di un clamoroso errore a porta vuota nel match della scorsa settimana contro il Sassuolo, ha voluto regalare la maglia usata contro i neroverdi. “Non voglio più vederla”, ha scritto su Twitter.