Via ‘genitore 1’ e ‘2’ dal modulo per richiedere la carta di identità elettronica. Questo il nuovo obiettivo di Matteo Salvini, che sostiene di aver già fatto modificare la documentazione, ripristinando la dicitura ‘madre‘ e ‘padre‘. Intervistato dal quotidiano cattolico online ‘La Nuova bussola quotidiana’, il ministro dell’Interno spiega con precisione la sua opinione sulle famiglie omossessuali. “Ci stiamo lavorando, ho chiesto un parere all’avvocatura di Stato, ho dato indicazione ai prefetti di ricorrere. La mia posizione è fermamente contraria. Per fare un esempio: la settimana scorsa mi è stato segnalato che sul sito del ministero dell’Interno, sui moduli per la carta d’identità elettronica c’erano ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’. Ho fatto subito modificare il sito ripristinando la definizione ‘madre’ e ‘padre’. È una piccola cosa, un piccolo segnale, però è certo che farò tutto quello che è possibile al ministro dell’Interno e che comunque è previsto dalla Costituzione. Utero in affitto e orrori simili assolutamente no“.
“Difenderemo la famiglia naturale fondata sull’unione tra un uomo e una donna. Eserciterò tutto il potere possibile”, dice ancora Salvini.
A differenza di quanto sostiene il vicepremier, tuttavia, nell’esempio di modulo fornito dal sito del ministero le parole ‘madre’ e ‘padre’ non appaiono. Al momento l’unica modifica riguarda la numerazione: niente ‘1’ e ‘2’, ma solo la dicitura ‘genitori’.