Un’ora per abbattere con Immobile il muro alzato dal Cagliari all’Olimpico, quanto basta alla Lazio per salire al quarto posto per la prima volta in questo campionato, affiancare la Roma, distanziare Atalanta e Napoli e respirare nuovamente aria da Champions League. Tutto in un colpo solo, grazie alla caparbietà del suo bomber che al 61′ con un sinistro sotto porta su sponda magistrale di Milinkovic-Savic ha segnato la rete della vittoria per 1-0 dopo un primo tempo faticoso e complicato per i biancocelesti che sono andati a sbattere contro le barricate alzate dalla squadra di Di Francesco. Serviva pazienza e attenzione per uscire dalla ragnatela rossoblù e più volte Inzaghi ha chiesto ai suoi di non disunirsi e restare lucidi fino alla fine: chiedeva ai suoi una prova di maturità e i suoi non lo hanno deluso. La Lazio mette in cascina la sesta vittoria consecutiva, coronamento di una una rimonta iniziata prima di natale e poi proseguita con grande ritmo e determinazione. Il Cagliari, che non vince da 14 partite, allunga la sua peggiore striscia negativa dal 2010 restando nelle paludi della bassa classifica. Limitandosi per larga parte del match ad azioni di contropiede, la squadra sarda ha provato a svegliarsi solo nel finale alzando il baricentro solo dopo la rete subita ma la Lazio è riuscita, pur con qualche sofferenza di troppo, a gestire il match fino al termine.
Nella formazione biancoceleste Inzaghi non opera molti cambi rispetto alla vittoria contro l’Atalanta e affida il centrocampo e l’attacco ai titolari con Lazzari, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto e Marusic. Tandem davanti con Correa e Immobile. Cambia invece il Cagliari rispetto all’ultima partita a partita dallo schema. Di Francesco infatti passa alla difesa a tre con Godin, Walukiewicz e l’esordiente Rugani. In mezzo torna Nandez dalla squalifica mentre c’è la conferma sugli esterni di Zappa e Lykogiannis con Nainggolan e Marin. Senza fretta la Lazio inizia a far girare il pallone a centrocampo cercando di colpire con alcune fiammate il Cagliari, tutto chiuso e schierato con ordine. Al 4′ primo squillo di Immobile con una zampata in area su suggerimento in profondità di Marusic: palla alta ma l’azione era viziata da fuorigioco. E’ l’unico brivido dei primi venti minuti nei quali la Lazio fatica a trovare spazi e a scardinare la cerniera difensiva degli isolani ben disposti in campo. La Lazio è chiamata ad alzare i ritmi della pressione perchè i rossoblù non fanno altro che attendere i biancocelesti nella propria metà campo cercando di ripartire in contropiede. Al 23′ ci prova prima Luis Alberto con un dribbling su Marin che riesce con forza a togliere il pallone dai piedi dello spagnolo. Tre minuti dopo ancora l’ex centrocampista del Deportivo tenta di scalfire il muro rossobù con un destro al volo su cross preciso di Lazzari ma Cragno è attento e devia in angolo. La Lazio cresce di intensità anche se non punge, Inzaghi chiede calma, intelligenza e attenzione. La sua squadra infatti trova difficoltà nell’esprimere il gioco nelle ripartenze per la chiusura asfissiante degli spazi da parte dell squadra di Di Francesco. Correa è il più vivace, contrasta, cerca più volte di liberare i centrocampisti ma viene poco assistito dai compagni. Con gli sterni bloccati diventa difficile, ci prova allora Immobile con un violento tiro al volo che Cragno respinge. Il campo inzuppato di pioggia non aiuta la Lazio a trovare lo spunto giusto ma per superare questo Cagliari che punta tutto su un gioco di rimessa, serve qualcosa in più.
Nella ripresa la Lazio prova subito ad accelerare i tempi e si getta in avanti lasciando spazio al Cagliari che, su fallo laterale, sfrutta una disattenzione dei difensori biancocelesti, e sfiora la rete del vantaggio con Marin che si Marin si lancia in area solo contro Reina, defilato sulla sinistra. Tiro impreciso e palla alta. Nonostante il brivido insiste la squadra di Inzaghi ancora con Immobile con Cragno che gli chiude lo specchio. Ma la Scarpa d’Oro dopo un’ora di gioco riesce a fare centro scalfendo il muro alzato dal Cagliari: decisiva la torre di testa in area di Milinkovic-Savic, in mezzo c’è Immobile che calcia col mancino e batte Cragno. Per l’attaccante biancoceleste è il suo 149/mo gol in serie A chiudendo un digiuno che durava dalla gara contro il Sassuolo. Immediata la risposta del Cagliari con Marin che si inserisce centralmente e smarca con un tocco orizzontale Pavoletti sulla destra dell’area.I tiro è a colpo sicuro, ma la difesa della Lazio respinge. Nei minuti finali la formazione sarda si fa più coraggiosa e intraprendente, il neo entrato Pereiro ci prova con un tiro dal limite dell’area da buona posizione ma alto, poi Nandez con un tiro strozzato che trova attento Reina. Troppo tardi per cercare di raddrizzare il match. La Lazio vola, il Cagliari continua a non uscire dall’ombra.
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