Il nono trionfo consecutivo della Juventus è più che mai lo scudetto di Ronaldo e il match point contro la Sampdoria lo conferma pienamente. Sintetizzando in 90 minuti la stagione della Vecchia Signora. Distratta, scollata, confusa, ma ancora una volta vincente. Quasi per inerzia. Trascinata dalle giocate del suo uomo simbolo, complice la prematura uscita di scena dell’altro gemello del gol Paulo Dybala, fermato da un problema alla coscia, unico vero neo – in ottica Lione e Champions League – nella serata della festa. Il diagonale potente e preciso di CR7 sul gong del primo tempo spezza l’equilibrio ma non rompe l’incantesimo che ha colpito i campioni d’Italia, spesso e volentieri messi sotto nell’arco dei 90 minuti da una squadra già salva e in campo solo per l’onore. Ed è un suo tiro, che porta al raddoppio di Bernardeschi, che mette in cassaforte il risultato. E lo scudetto. Il nono di fila, uno dei più sofferti, di un ciclo che continua anno dopo anno. Per scacciare via la paura e il braccino che ha già frenato i bianconeri a Udine Sarri punta nuovamente su Pjanic e fa riposare Bentancur. Nel tridente c’è Cuadrado accanto al ‘Dybaldo’, con Bernardeschi fuori e Danilo terzino. La Samp si presenta con un 4-4-2 compatto che non offre grandi spazi all’attacco bianconero. E, con il passare dei minuti, i liguri mettono anche il naso fuori, avventurandosi dalle parti di Szczesny. Le gambe dei bianconeri sono pesanti e girano a vuoto, la testa non aiuta perché, nonostante l’ampio vantaggio in classifica, i fantasmi del ‘Friuli’ si annidano nella mente di Bonucci e compagni. Ramirez e Quagliarella fanno paura, ma per fortuna della Juve c’è Cristiano Ronaldo. Che in pieno recupero approfitta di uno schema su calcio da fermo (palla rasoterra di Pjanic) e trafigge Audero.In altri tempi la Vecchia Signora inserirebbe il pilota automatico e chiuderebbe la partita. Non in questa faticosa marcia verso il tricolore. Perché la squadra di Ranieri nella ripresa fa incetta di occasioni, ancor più del primo tempo. Leris va a un passo dall’1-1, poi tocca a Szczesny immolarsi sulla spizzata di Yoshida, infine è Tonelli – sempre su calcio d’angolo – a mandare fuori di testa. Il tris di occasioni Samp fa suonare il campanello d’allarme per Sarri, che nel frattempo ha già perso per infortunio Danilo e Dybala. Non sarà bella, ma la Juve di MS sa essere cinica. Matuidi scippa il pallone a Tonelli, Ronaldo parte in contropiede e calcia verso Audero, che respinge malamente favorendo il tocco vincente di Bernardeschi. Che, al suo primo gol in campionato, segna la rete che colora l’Allianz Stadium con il tricolore. Perché la Samp non si arrende, anche quando rimane in dieci per l’espulsione di Thorsby, ma questa volta la Juve non spreca il doppio vantaggio e non si fa rimontare. Così il rigore sbagliato da Ronaldo si rivela utile solo per le statistiche, mentre preoccupa l’uscita per un acciacco fisico di de Ligt. Ma questa per la Juventus è la notte della festa. Il futuro e la Champions possono aspettare
Serie A, Juve ancora campione d’Italia: CR7 e Bernardeschi stendono Samp
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