Beirut (Libano), 30 nov. (LaPresse/EFE) – Circa 1.502 persone, tra cui 485 civili, sono rimaste uccise dall’inizio dei bombardamenti dell’aviazione russa (due mesi fa) sul suolo siriano. Lo segnala un rapporto dell’Osservatorio siriano per i diritti umani. Tra i civili, 117 bambini e 74 donne sono stati uccisi dai raid russi in diverse province siriane. Tra le fila dello Stato islamico sarebbero almeno 419 i militanti uccisi dai bombardamenti, mentre sono morti 598 combattenti di fazioni ribelli e del Fronte islamico al-Nusra, ramo siriano di al-Qaeda. I raid di Mosca, alleato dal presidente siriano Bashar al-Assad, hanno avuto inizio il 30 settembre.
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