Prima la guerra e poi il devastante terremoto. Nel nord-ovest della Siria, oltre ai danni materiali, è in corso una crisi legata alla salute mentale della popolazione, con donne e bambini sottoposti a traumi su traumi. ActionAid, intervenuta nella zona di confine tra Siria e Turchia subito dopo la prima scossa del sisma, oggi esprime profonda preoccupazione per l’alto numero di bambini che hanno perso i genitori sotto i crolli. In risposta sta fornendo ambienti sicuri e accoglienti per i bambini sopravvissuti e con evidenti traumi psicologici. “Abbiamo giocato e ci siamo dimenticati della guerra e del terremoto”, dice Sarah, una bambina di 10 anni ospite del progetto di ActionAid. ActionAid, attraverso il vitale supporto del partner locale Violet, sta organizzando per i bambini giochi e attività strutturate grazie a una combinazione di 121 diversi supporti emotivi. Operatori umanitari, psicologi e esperti insieme a un team di giovani volontari aiutano i bambini (molti dei quali hanno perso i genitori) a elaborare ciò che hanno passato, fornendo un’ancora di salvezza a donne e bambini nelle aree remote attraverso un’unità mobile di salute mentale. Con un aumento dei prezzi dei generi alimentari fino al 40%, è anche aumentata la distribuzione di kit alimentari e assistenza in denaro a migliaia di famiglie.
Siria, la storia di Sarah e degli altri bimbi vittime del terremoto
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