dal nostro inviato Fabio De Ponte
Bruxelles (Belgio), 30 nov. (LaPresse) – “E’ vietato consumare stupefacenti in questo stabile”. Il cartello è appeso su una colonna al centro del locale. Dietro il bancone, sui ripiani di vetro, qualche tazza e qualche narghilè. Alla parete un grande televisore sintonizzato sul Al Jazeera: nel café Diaa si parla solo arabo. Il locale si trova proprio dove ieri sera la polizia di Bruxelles ha compiuto un blitz in un edificio abbandonato alla ricerca di Salah Abdelsalam, l’ultimo degli attentatori di Parigi, ancora in fuga, senza trovare niente.
Sulle tracce del terrorista: l’Europa a due facce di Molenbeek
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Bruxelles (Belgio), 30 nov. (LaPresse) – “E’ vietato consumare stupefacenti in questo stabile”. Il cartello è appeso su una colonna al