“L’autosospensione non esiste, è un istituto che non esiste. Esistono le dimissioni o restare in carico. Se sarà innocente sarò il primo a dire che deve tornare. Il presidente Conte non ha parlato di autosospensione”, il vicepremier Luigi Di Maio in conferenza stampa all’ambasciata italiana in Polonia, . “Il M5S chiede a Siri di fare un passo indietro e di mettersi in panchina. Lo dico – ha continuato il leader del Movimento 5 Stelle non perché credo sia colpevole, anzi mi auguro sia innocente È una questione fondamentale per il M5S, ci siamo battuti per anni contro la corruzione e la mafia. Non possiamo fare un passo indietro. È come l’immigrazione per la Lega. Conte ha la mia fiducia, la richiesta del movimento è chiara”.
“Anche Berlusconi – ha detto ancora Di Maio – diceva che i processi non si fanno in parlamento o sui giornali. E mentre lo diceva, accomodandosi sulla lunghezza dei processi, continuava a mangiarsi il Paese. Dispiace che anche Salvini la pensi allo stesso modo. Non è questione di dove si fanno i processi, a nostro avviso, ma questione di opportunità politica. Altrimenti vale tutto, altrimenti tutto è concesso in virtù del garantismo, che non può essere un paracadute per tenersi stretta la poltrona”. Così fonti M5S replicando a Salvini secondo il quale “i processi non si fanno in Parlamento”.
Parole confermate anche dal ministro per il Sud Barbara Lezzi. “È evidentemente inopportuna – ha detto ai microfoni di radio Capital – la presenza di Siri ancora nel governo. Noi abbiamo anche detto: per adesso faccia un passo indietro. Qualora dovesse risultare pulito, e dopo le indagini ci fossero delle evoluzioni a suo favore, avrebbe le porte spalancate per rientrare. Dal momento che uscire dalle file del governo non significa andarsene a casa, ma rimanere ad essere un parlamentare, quindi a dare comunque il suo contributo al partito, allora io non vedo, veramente, la ragione per cui continuare a perdere tempo e a impantanarci su questa storia”. “Rimango piuttosto sconcertata dal fatto che si stia ancora a perdere tempo dietro a questa storia, anche da parte della Lega. Non vorrei che ci inchiodassimo nel Consiglio dei Ministri ancora a parlare di Siri”,ha aggiunto Lezzi. Alla domanda se una sospensione potrebbe anche andare bene, oppure il M5S ne vuole proprio le dimissioni, il ministro Lezzi ha risposto: “Cosa significa sospensione? le deleghe già sono state ritirate. Significa che comunque alle porte aperte qualora dovesse migliorare la sua posizione giudiziaria? Questo lo abbiamo detto dal primo momento. La sospensione da sottosegretario non so cosa significhi onestamente, o c’è o non c’è. O è sottosegretario, o non lo è”.
Matteo Salvini non ha risposto a questi commenti ma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che alla questione Siri “sta pensando il premier Conte. Bisogna essere ottimisti”. “Se non si è ottimisti non si va avanti”, ha aggiunto.