Il governo “in Europa parla con una voce sola, ferma e risoluta”. Lo ha assicurato il premier Giuseppe Conte, riferendo alla Camera in vista del consiglio europeo di giovedì e venerdì a Bruxelles, il cui tema principale sarà la spinosa questione migranti.
“La questione davvero importante – ha sottolineato il premier – è risolvere più efficacemente il problema dei movimenti primari, che comporta in modo pressoché automatico operare una drastica riduzione dei movimenti secondari, che preoccupa molti nostri partner europei”. Ribadendo la necessità di superare il trattato di Dublino e riproponendo il piano in 10 punti oresentato domenica scorsa durante il mini summit convocato a Bruxelles dal presidente del Consiglio europeo Jean Claude Juncker: “Quello che proponiamo è una European multilevel strategy for migration, una proposta articolata e organica, che consenta all’Europa di uscire da una logica di gestione emergenziale e le consenta di confidare su una logica di gestione strutturale, da riconoscere come fondamentale per la tenuta stessa dell’Unione europea”.
“Va superato anche il criterio del Paese di primo arrivo, anche questo non idoneo a gestire in modo adeguato i flussi migratori”, ha proseguito il Conte. “Va affermato il principio che chi sbarca in Italia, ma anche in Spagna o a Malta, sbarca in Europa”.
Poi il prsidente del Consiglio si è soffermato sui temi economici: “Nella discussione sul prossimo Bilancio settennale Ue, il cosiddetto quadro finanziario pluriennale, proporrò che il negoziato riservi un’attenzione finanziaria più sostanziale ai fondi Ue proprio a sostegno dell’inclusione sociale. Penso in particolare al Fondo sociale europeo, che potrebbe servire per finanziare ad esempio la riforma ed il potenziamento dei centri per l’impiego, che sono il cardine della nostra proposta sul reddito di cittadinanza. Il bilancio 2021-2027 è uno strumento chiave per raggiungere questo traguardo, insieme allo scopo fissato dalla Commissione di un ‘bilancio moderno, per un’Unione che protegge, rende più forti e difende’. Per questo il bilancio dell’Unione dovrebbe concentrarsi sui modi per sostenere la crescita nazionale e affrontare le sfide comuni in modo efficace, e mi riferisco alla gestione di tutte le dimensioni della migrazione”.
E ha ricordato all’Europa che “l’Italia è un contributore netto al bilancio dell’Unione. Pensiamo perciò di meritare una maggiore attenzione ai nostri bisogni rispetto alle politiche tradizionali (penso all’agricoltura e alla coesione) e una risposta comune al fenomeno migratorio”. Conte ha aggiunto”Naturalmente ci opporremo ad ogni misura che danneggi le Regioni e i territori ancora in difficoltà. Equità significa anche questo. Dirò che siamo a favore, in linea di principio, a concentrarci sulle nuove priorità di bilancio: migrazione e controllo delle frontiere, difesa e sicurezza, crescita e innovazione. Ma abbiamo bisogno di un aiuto più consistente e di espressioni di maggiore solidarietà da parte dell’Ue e di tutti gli Stati membri, in tutte le modalità che ho espresso”. Inoltre “vado a Bruxelles con la profonda convinzione che i temi del lavoro, della crescita, della competitività e dell’inclusione sociale, centrali per la nostra missione di governo, vadano affrontati con maggiore vigore e più incisiva attenzione da parte dell’Unione“, ha sottolineayo il presidente del Consiglio.
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