Queste le tappe prima della formazione del nuovo governo dopo il voto del 4 marzo. Lunedì è probabile che sarà ancora in corso lo spoglio delle schede, una volta proclamati tutti i risultati comincerà il seguente cronoprogramma.
8-9 MARZO – Iniziano le registrazioni in Parlamento da parte dei nuovi deputati e senatori.
23 MARZO – E’ prevista la prima seduta delle nuove Camere. I regolamenti parlamentari stabiliscono chi le presiederà. A Montecitorio toccherà al vicepresidente più votato della scorsa legislatura oppure – se tra i rieletti non ci sarà nessun ex vicepresidente della Camera – al deputato più anziano. Al Senato vale il criterio dell’anzianità, quindi spetterà al presidente della Repubblica emerito e senatore a vita Giorgio Napolitano. La prima seduta viene dedicata alla elezione dei due nuovi presidenti. A Palazzo Madama si aggiudica la presidenza chi raggiunge la maggioranza assoluta dei voti dei componenti del Senato. Qualora non si raggiunga questa maggioranza neanche con un secondo scrutinio, si procede, nel giorno successivo, ad una terza votazione nella quale è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei presenti, computando tra i voti anche le schede bianche. Qualora nella terza votazione nessuno abbia riportato detta maggioranza, il Senato procede nello stesso giorno al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti e viene proclamato eletto quello che consegue la maggioranza, anche se relativa. A parità di voti è eletto o entra in ballottaggio il più anziano di età. A Montecitorio è richiesta la maggioranza dei due terzi dei componenti nella prima votazione, la maggioranza dei due terzi dei voti nella seconda e la maggioranza assoluta dei voti dopo il terzo scrutinio.
25 MARZO – Data entro la quale i parlamentari comunicano a quale gruppo politico intendono appartenere.
27 MARZO – Per questa data dovrebbero essere eletti i presidenti di Camera e Senato.
INIZI APRILE – Il presidente del Consiglio può rassegnare le dimissioni, dopo le elezioni dei due presidenti delle Camere. Il Quirinale avvia le consultazioni per costituire il nuovo Governo. Al Colle salgono i rappresentanti dei gruppi parlamentari, il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano e i presidenti di Camera e Senato. Si tratta di un complesso e articolato processo, nel quale si può distinguere la fase delle consultazioni (fase preparatoria), da quella dell’incarico, fino a quella che caratterizza la nomina. Prima di assumere le funzioni, il Presidente del Consiglio e i Ministri devono prestare giuramento ed ottenere la fiducia dei due rami del Parlamento come prescritto dagli articoli 93 e 94 della Costituzione. Nel frattempo il premier uscente resta in carica per il disbrigo degli affari correnti.