Alessandro Impagnatiello, l’uomo accusato dell’omicidio di Giulia Tramontano a Senago il 27 maggio 2023, parlerà oggi per la prima volta in aula. Intanto il luogotenente Giulio Buttarelli, a capo della squadra Omicidi del Nucleo investigativo dei carabinieri di Milano, ha preso parola in Tribunale. “Veleno topi gravidanza”, “aborto spontaneo settimo mese”, “fazzoletto cloroformio”: queste le stringhe di ricerca emerse dalla copia forense sui device in uso ad Impagnatiello, come illustrato da Buttarelli.
Le ricerche di Impagnatiello si ripetono a “intervalli” a partire dal mese di dicembre 2022. Il veleno, di colore rosso, “non è stato messo su un piatto di pasta, ma immaginiamo che per esempio sia stato sciolto in una bevanda calda, una tisana”, ha spiegato in aula Buttarelli. Impagnatiello ha acquistato il cloroformio online e lo ha fatto arrivare a un indirizzo, a Senago, diverso da quello della propria abitazione. Sul modulo di compravendita, Impagnatiello ha segnato altri nomi e il numero di cellulare indicato risulta quello di una ditta ferrarese che si occupa di prodotti da parrucchieri, del tutto estranea alla vicenda.
Delitto Senago, Giulia definiva ‘secco’ suo mal di stomaco
Giulia Tramontano definiva ‘secco’ il suo mal di stomaco. Online, la ragazza uccisa un anno fa dal suo compagno, Alessandro Impagnatiello, mentre era incinta al settimo mese di gravidanza, cercava rimedi per donne in gravidanza che soffrissero di mal di stomaco. In aula, Giulio Buttarelli, a capo della squadra Omicidi del Nucleo investigativo dei carabinieri di Milano, ha illustrato alla Corte d’Assise di Milano i risultati delle analisi condotte sul telefono e il tablet che la ragazza, originaria di Sant’Antimo, in provincia di Napoli, rispondendo alle domande della pm Letizia Mannella. Giulia Tramontano ne parla in chat con la madre, Loredana Femiano. Quel mal di stomaco “secco” era legato al veleno per topi che Impagnatiello le stava somministrando da tempo. Il 21 marzo, Giulia Tramontano cerca dal suo computer “rimedi mal di stomaco in gravidanza”.
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