“Abbiamo deciso fin dall’inizio che tutto il materiale militare italiano non può essere usato al di fuori dei confini dell’Ucraina. Quindi sarà anche nostra responsabilità verificare d’accordo con gli ucraini dove si usano le nostre armi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al suo arrivo al Consiglio Ue Affari Esteri.
“Non c’è possibilità di usarle in territorio russo perché non siamo in guerra con la Russia, noi difendiamo l’indipendenza dell’Ucraina, sosteniamo l’Ucraina ma il nostro obiettivo è la pace. Vogliamo che Putin di fronte a uno stallo si sieda ad un tavolo per concludere questa guerra priva di senso e che rappresenta una violazione del diritto internazionale”, ha ribadito. “Non tocca a Stoltenberg decidere, non è sua competenza – ha sottolineato -. A volte serve un po’ più di prudenza. E’ una sua opinione ma le decisioni della Nato vengono prese sempre e insieme. Comunque la nostra posizione è chiara: le nostre armi si usano all’interno del territorio ucraino”.
Crosetto: “Se Putin conquista Kiev scoppia terza guerra mondiale”
In Ucraina “nessuno ha mai pensato di intervenire”. Era una guerra “in cui aiutavamo un popolo a difendersi, a respingere l’invasore dai territori che aveva conquistato, per ripristinare i confini che esistevano prima. Questi sono gli obiettivi con cui ci siamo mossi in Ucraina. E vorrei che lo facessimo in modo compatto, contestualmente cercando di aprire un dialogo e chiedendo a Putin che almeno un giorno – un giorno – la smetta di bombardare”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a Palazzo Reale ospite di ‘Sky TG24 Live In’. “Oggi cadranno 10mila granate, come ieri, da due anni. Noi ci siamo assuefatti a quello che accade in Ucraina. Ma lì la guerra continua. E lo scopo di Putin non è andare a liberare le zone russofone ma conquistare l’Ucraina” e “semmai arrivasse a Kiev” saremmo “sull’orlo di una terza guerra mondiale”, ha aggiunto il ministro sottolineando che ci sono “nazioni europee che fanno parte della Nato che mai potrebbero accettare la Russia ai loro confini”.
Lituania: “Russia intende organizzare atti terroristici in Paesi Nato”
“Si parla di attività ibrida (russa ndr) nella regione baltica, in Polonia, in altri Paesi, ma va oltre questo. Sappiamo che la Russia ha intenzione di organizzare diversivi, di organizzare addirittura quelli che potrebbero essere chiamati atti terroristici all’interno di Paesi della Nato. E agisce così solo perché sente di essere invitata perché calcola che non reagiamo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri della Lituania, Gabrielius Landsbergis, al suo arrivo al Consiglio affari esteri Ue. “Il modo di reagire all’aggressione della Russia in Ucraina e anche nei nostri Paesi è sostenere l’Ucraina, consentire all’Ucraina di usare le armi che già hanno nel modo in cui hanno bisogno di usarle, questo è il modo di gestire l’escalation, questo è come si ferma la Russia”, ha proseguito Landsbergis.
Record per drone di Kiev, attacca radar russo a 1.800 km
Un drone ucraino a lungo raggio ha attaccato una stazione radar russa nella città di Orsk, nella regione russa di Orenburg, percorrendo la distanza record di oltre 1.800 chilometri. È quanto riportano Ukrainska Pravda e Kyiv Independent, citando una fonte dell’intelligence di Kiev, precisando che il fatto è accaduto il 26 maggio. “Il drone ucraino ha coperto una distanza di oltre 1.800 chilometri fino a un obiettivo nemico, stabilendo un nuovo record per il raggio di distruzione dei droni kamikaze”, ha dichiarato la fonte citata dall’Ukrainska Pravda. Il Kyiv Independent riporta che le conseguenze dell’attacco del 26 maggio sono in corso di chiarimento mentre secondo i media russi un drone sarebbe caduto nei sobborghi di Orsk, nel distretto di Novoorsk, e non ci sarebbero stati vittime né danni.
![](https://blablive.com/wp-content/themes/flex-mag-child/images/B-Lab-logo.png)