A Hong Kong è emergenza carta: pile di vecchi giornali, scatoloni e scarti d’ufficio si stanno accumulando nel porto della città asiatica, mentre i siti per la raccolta sono al punto di saturazione e una flottiglia di cargo attende da settimane di poter lasciare le acque locali col suo carico di fogli destinati al riciclo. E’ l’effetto dei divieti imposti a luglio dalla Cina, che ha bloccato le importazioni di 24 tipi di rifiuti nell’ambito della sua campagna contro la “spazzatura straniera”.
Secondo Jacky Lau, direttore della principale associazione che riunisce le realtà attive nel settore del riciclaggio a Hong Kong, ogni giorno la regione produce 2.500 nuove tonnellate di carta che al momento non hanno un posto dove andare. “Abbiamo iniziato questo business 50 anni fa, e non abbiamo mai affrontato una crisi del genere”, spiega, stimando in 346mila dollari al giorno le perdite per il settore.
Ma gli effetti economici dell’impasse non si riducono a questo e non sono limitate all’area di Hong Kong. Il manager di una delle principali cartiere del Sud della Cina ha riferito all’agenzia Reuters che il prezzo della carta finita è praticamente raddoppiato, arrivando a 902 dollari per tonnellata, a causa del calo nelle forniture di materiale grezzo. Un rincaro con cui devono fare i anche conti esportatori e siti di commercio online, che di riflesso vedono salire i costi per le scatole necessarie alle spedizioni.
A dimezzarsi, invece, sono i guadagni per gli anziani che raccolgono la carta, dal momento che diverse aziende del riciclaggio hanno smesso di accettare i rifiuti, in attesa di capire come si evolverà la situazione. Un problema non da poco per chi fino a questo momento ha trovato in questa attività una fonte importante di sostentamento. “Non c’è molto di più che possa fare, se non guadagno abbastanza”, dice una signora sugli ottant’anni che si presenta come “nonna Lam”, trascinando un carrello pieno di scatole di cartone per le vie del quartiere di Sham Shui Po, “posso solo provare a risparmiare qua e là per cercare di pagarmi l’affitto. E’ molto dura”.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse