Il comandante del Ros, il generale Pasquale Angelosanto, in conferenza stampa ha spiegato come la pista del tumore sia stata fondamentale nella cattura di Matteo Messina Denaro, arrestato lunedì in una clinica a Palermo. “Già in passato avevamo indicazioni che avesse problemi di salute e su queste indicazioni. Abbiamo lavorato in modo da individuare le persone che avevano accesso alla struttura sanitaria e che avevano una particolare patologia”, ha raccontato Angelosanto . “Nell’ultimo periodo c’è stata un’accelerazione perché, via via che si scremava la lista e si scremavano le persone, ci siamo concentrati su pochi soggetti fino a individuare quel nome e quel cognome che stava avendo accesso a un paricolare tipo di prestazioni. Da qui l’ipotesi che potesse essere il latitante, la certezza però è arrivata solo questa mattina“, ha aggiunto il comandante del Ros.
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