Massimo D’Alema? “Io sono dell’idea che chi non ha obiettivi personali potrebbe fare un passo di fianco“. Queste le parole del leader di Campo Progressista, Giuliano Pisapia, a Radio Capital dopo lo strappo di Mdp sul Def. “Bisogna essere in grado di unire, e vale per lui come per me. D’Alema sa perfettamente che io sono a disposizione di un progetto unitario e invece lui continua a fare dichiarazione che dividono. Era favorevole che oggi non si votasse lo scostamento di bilancio, che avrebbe portato all’aumento dell’Iva. Io e altri abbiamo voluto fare un percorso diverso diverso”, prosegue.
Da Mdp, precisa l’ex sindaco di Milano, “non mi aspettavo altro di diverso, non c’è uno strappo. Era fondamentale che Mdp non votasse contro lo scostamento di bilancio. C’erano parlamentari che volevano votare contro lo scostamento e invece ora inizia un percorso. Non si chiudono le porte alla trattativa” con il governo.
Sul suo impegno per costruire un nuovo centrosinistra, Pisapia dichiara: “Il mio obiettivo è una sinistra di governo, vedo posizioni differenti. Per un po’ vado avanti e poi vedo”. “Andrò avanti ancora, ma è un percorso difficilissimo”, aggiunge, sottolineando poi che “nessuno è indispensabile”.
“C’è una totale convergenza con Pisapia sulle richieste poste al governo. Se il governo dovesse cambiare linea in queste ore, noi siamo pronti a sederci e a ridiscutere”, dice oggi il leader di Mdp, Roberto Speranza, a Omnibus su La7. “Pisapia – continua – è una personalità importante. Spero che potremo costruire insieme un tratto di strada decisivo per il futuro dell’Italia”.
DEF IN DISCUSSIONE AL SENATO. Intanto è iniziata nell’aula del Senato la discussione generale sulla nota di aggiornamento al Def. Per il governo assiste ai lavori il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Il Parlamento è chiamato ad esprimere due distinti voti: uno sulla nota di aggiornamento al Def, e uno sulla relazione del governo al Parlamento sullo scostamento dal piano di rientro dal debito che ha già avuto l’ok preliminare dell’Ue. Mentre per il primo basta la maggioranza semplice, per la seconda serve la maggioranza assoluta, cioè 161 voti. Determinante dunque la posizione di Mdp, che ha assicurato il proprio voto alla relazione per senso di responsabilità, ma che dovrebbe astenersi sul Def. Anche l’aula di Montecitorio oggi pomeriggio affronterà la NaDef, con l’obiettivo di ottenere il via libera del Parlamento entro stasera.