Una bambina di 9 anni è morta per morbillo all’ospedale Bambino Gesù di Roma. Il caso risale all’aprile scorso: la bambina soffriva di una malattia genetica complessa. E non era stata vaccinata. Lo conferma a LaPresse Alberto Villani, primario di Pediatria all’ospedale Bambino Gesù di Roma e presidente della Sip, la società italiana di Pediatria. “Il morbillo in questo caso sicuramente è stato il fattore scatenante, certamente una bambina che aveva una situazione importante ma non sarebbe morta ad aprile se non avesse contratto il morbillo”, ha spiegato sottolineando che sui vaccini: “La mia posizione è quella della ragionevolezza e della scienza”.
La malattia pregressa da cui era affetta la piccola (cromosopatia) non era comunque incompatibile con la vaccinazione contro il morbillo. L’inizio dei sintomi (febbre e congiuntivite) risale al 14 aprile e la diagnosi di morbillo è stata confermata in laboratorio il 26 aprile. Le complicanze riportate dalla bimba sono polmonite e insufficienza respiratoria. Quest’ultima è riportata anche come causa del decesso.
I vaccini, secondo Villani, “sono uno strumento importantissimo di salute, un’opportunità, e credo che soprattutto nel nostro Paese debba crescere la cultura sanitaria, quindi fare in modo che ciò che è ragionevole, ciò che è documentato, non possa neanche minimamente essere messo in discussione, soprattutto quando si parla di sanità pubblica”. E ha precisato: “Su questo tema bisogna rifarsi a fonti credibili e autorevoli, chiaramente identificabili, sapere chi è quello che sta dando l’informazione”.