Finisce in tragedia una rapina a Roma. Nel tardo pomeriggio attorno alle 19 due banditi armati hanno fatto irruzione in un bar-tabaccheria in zona Cinecittà. Il proprietario, un cinese, ha reagito e ne è nata una colluttazione nel corso della quale è partito un colpo di pistola che ha ucciso uno dei due rapinatori, un uomo di 69 anni con precedenti. Anche il titolare, 56 anni, è rimasto ferito a una gamba e al fianco ed è ricoverato in codice rosso al Policlinico Umberto I di Roma. Le sue condizioni sono serie. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, ma a uccidere il rapinatore sarebbe stato un proiettile esploso dal complice nelle tentativo di liberarlo dalle reazione del padrone del bar. A intervenire prima ancora dell’arrivo delle forze dell’ordine è stato un poliziotto fuori servizio che ha bloccato il secondo assalitore, un 58enne anch’egli italiano, nel suo tentativo di fuga e ha prestato i primi soccorsi. Al suo arrivo la polizia ha trovato fuori dal locale uno scooter ancora acceso che probabilmente i rapinatori, che hanno agito a volto coperto, avrebbero usato per fuggire.
Immediata la polemica politica. “Tabaccaio reagisce a una rapina e uccide uno dei ladri. La difesa è legittima, sempre”, commenta immediatamente il leader della Lega, Matteo Salvini. Il Carroccio parla apertamente di “totale assenza di sicurezza nella Capitale che “ogni giorno è teatro di violenza”. Sulla stessa lunghezza d’onda pure Forza Italia. “Roma è letteralmente abbandonata tra incuria e sporcizia, e regna una totale insicurezza. Chi ha governato negli ultimi anni dovrebbe trarne le conseguenze e togliere il disturbo. Raggi a casa”, dichiara Mariastella Gelmini.
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