La bandiera del governo siriano è stata issata a Douma, l’ultima zona insorta vicino a Damasco, segnando per il regime di Bashar al-Assad la ripresa del controllo su “l’intera Ghouta orientale”. Lo ha annunciato l’esercito russo.
“Un evento importante per la storia della Repubblica araba di Siria si è verificato oggi: la bandiera del governo siriano è stata issata su un edificio nella città di Douma e segna il controllo di questo località e quindi della Ghouta orientale nella sua interezza”, ha detto il generale russo Yevgeny Yevtushenko. La televisione ha mostrato immagini della bandiera rossa, bianca e nera con due stelle verdi del governo siriano appesa a un edificio non identificato, mentre la folla esultante sventolava bandiere tra gli edifici danneggiati.
Gli ultimi ribelli rimasti a Douma hanno consegnato le loro armi pesanti alla polizia russa, che da giovedì si trova nella città, e il loro leader, Issam Buwaydani, ha lasciato l’enclave per andare nel territorio controllato dall’opposizione nel nord della Siria.
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, hanno discusso della crisi in Siria in una conversazione telefonica. Secondo una fonte governativa turca, Erdogan e Trump si sarebbero “scambiati pareri sugli ultimi avvenimenti in Siria”, ma non sono stati forniti ulteriori dettagli. La Casa Bianca ha in seguito confermato la telefonata e ha pubblicato una breve nota. I due leader si sono sentiti “per parlare della crisi siriana”, si legge, e “hanno concordato di rimanere in stretto contatto sulla situazione”.
Il primo ministro turco, Binali Yildirim, ha detto a Russia e Stati Uniti di interrompere la “rissa” sulla Siria, che è arrivato il tempo di mettere da parte rivalità che rischiano di danneggiare i civili. Turchia e Stati Uniti sono alleati Nato, ma le relazioni tra i due Paesi sono state tese per una serie di questioni, tra cui il sostegno di Washington alle milizie curde siriane, considerate da Ankara un gruppo terroristico. Negli ultimi mesi, la Turchia ha lavorato a stretto contatto con la Russia, nonostante le differenze. Ankara appoggia le forze ribelli alla ricerca della cacciata di Assad, mentre Mosca rimane un importante alleato del regime di Damasco.
La telefonata segue l’avvertimento di Trump alla Russia sul possibile invio di missili in Siria; il presidente americano accusa Mosca di sostenere il regime di Bashar al-Assad e di essere corresponsabile per il attacco chimico sulla città siriana di Douma.
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