Roma, 4 mar. (LaPresse) – “Se ci dovesse essere un’esplosione nucleare vicino a noi – in un raggio di 100 km – la prima cosa da fare non è andare in farmacia, ma chiudersi in casa”. Lo dice a LaPresse l’endocrinologa Rossella Elisei, presidente eletto e coordinatrice della Commissione scientifica dell’Associazione Italiana della Tiroide (Ait).
Ucraina: esperta, pillole iodio? Con esplosione andare a casa e non in farmacia
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