“La responsabilità del presidente Trump per gli eventi del 6 gennaio è inequivocabile”. Lo ha riferito il team di manager che rappresenterà l’accusa nel corso del processo per impeachment dell’ex presidente americano, Donald Trump.
“Lo sforzo del presidente Trump di estendere la sua presa sul potere fomentando la violenza contro il Congresso è stata una profonda violazione del giuramento che ha prestato. Se provocare una rivolta insurrezionale contro una sessione congiunta del Congresso dopo aver perso un’elezione non è un reato soggetto a impeachment, è difficile immaginare cosa possa esserlo”.
Trump, secondo il team, ha messo in pericolo la vita di tutti i membri del Congresso quando ha puntato la folla di sostenitori “come un cannone carico” contro il Campidoglio degli Stati Uniti.
“La sua condotta ha messo in pericolo la vita di ogni singolo membro del Congresso, ha messo a repentaglio la transizione pacifica del potere e della linea di successione e ha compromesso la nostra sicurezza nazionale”, ha aggiunto il team, precisando che “questo è precisamente il tipo di reato costituzionale che giustifica la squalifica dall’ufficio federale”.