Il Canada verso la legalizzazione della cannabis a scopi ricreativi. Il Senato ha approvato il progetto di legge del governo del premier Justin Trudeau con 56 voti a favore, 30 contrari e un’astensione.
Ci sono stati, però, degli emendamenti che rendono necessario un nuovo passaggio: il testo della ‘legge sulla cannabis‘, modificato dai senatori, dovrà tornare alla Camera per l’adozione definitiva.
Questo ritarderà l’ingresso in vigore del consumo libero di marijuana: inizialmente previsto per coincidere con la festa nazionale canadese del 1° luglio, a queste condizioni si prevede avverrà in autunno. A far slittare l’entrata in vigore, anche la sospensione estiva delle attività parlamentari per due settimane, fino alla metà di settembre.
Il Canada, che l’8 e il 9 giugno ospita proprio un summit del G7, sarà il primo dei sette Paesi a legalizzare questa droga leggera per scopi ricreativi (l’uso della marijuana a fini medici era già legale dal 2001). .La cannabis è invece già legale in Uruguay. La marijuana libera era stata una promessa elettorale del primo ministro Justin Trudeau, il quale fra l’altro nel 2013 aveva confessato di avere fumato un joint con gli amici “cinque o sei volte”. L’obiettivo è quello di allontanare i trafficanti e proteggere i giovani.
Trudeau, fra l’altro, è convinto che altri grandi Paesi seguiranno il Canada: alcuni Paesi occidentali “riconoscono che il Canada è audace e riconoscono l’onestà” del Paese, che ammette che il sistema repressivo attuale “non funziona per impedire ai nostri giovani di avere accesso facile alla cannabis”, aveva dichiarato un mese fa il premier canadese ad AFP. “In molti Paesi, in particolare in Canada, è più facile (per un minorenne ndr.) comprare un joint che comprare una birra, non ha alcun senso! E in più è una fonte di rendita spaventosa per il crimine organizzato”, aveva aggiunto.
Per arginare crimine organizzato e traffico illegale, il governo canadese raccoglierà entrate fiscali su un mercato stimato fra 6 e 7 miliardi di dollari canadesi, pari a fra 3,9 e 4,5 miliardi di euro. Per ogni grammo di cannabis venduto a un prezzo inferiore o uguale a 10 dollari, sarà raccolto un diritto di accisa di un dollaro canadese (0,65 euro), ripartita fra Stato federale e province.
Sono 105 le imprese che hanno ottenuto l’autorizzazione per coltivare marijuana e realizzare prodotti a base di questa sostanza, come per esempio dolci, bevande e leccornie di vario tipo. Inoltre i privati potranno coltivare fino a quattro piante di cannabis a casa, con restrizioni che spettano alle province. Parallelamente, però, il governo ha previsto di investire oltre 260 milioni di dollari in operazioni di prevenzione dei rischi associati al consumo di cannabis.