“Diamo un colpo mortale al precariato licenziando il Jobs Act e ad una parte della burocrazia“. Luigi Di Maio si mostra compiaciuto e, nonostante sia solo un primo provvedimento, che “non celebro né enfatizzo”, parla con soddisfazione del decreto Dignità, approvato lunedì in Cdm. “Non abbiamo risolto tutti i problemi del precariato, ma abbiamo dato il segnale che il lavoratore conta e non deve essere legato ad una proroga all’infinito. Ci sono delle cose che dovevamo correggere ed è un primo passo“, precisa il ministro del Lavoro, parlando in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Il decreto – continua – non è un punto segnato dai 5 stelle ma è un punto segnato dai cittadini già il 4 marzo. Siamo impegnati, con tutte le forze politiche, a mantenere fede alle promesse del contratto di governo”.
Nello specifico, Di Maio si dice entusiasta dello stop alle pubblicità sul gioco d’azzardo, una misura definita “emozionante”. “In Italia un minore su 2 che ha giocato d’azzardo. E’ una patologia, il primo modo per contrastarla è smetterla di far cadere in tentazione padri di famiglia e giovani”, spiega, parlando di “una grande vittoria”. “Siamo i primi in Europa che stoppa le pubblicità per il gioco d’azzardo”, rimarca.
LEGGI ANCHE Dalla stretta sui contratti a termine alle delocalizzazioni: tutto sul decreto Dignità
Con lui in conferenza anche il premier Giuseppe Conte, che elogia il lavoro del governo. “Sono particolarmente lieto che il primo decreto che caratterizza il nostro indirizzo economico e sociale sia intitolato al recupero della dignità dei lavoratori e dei cittadini“. “La dimensione precaria del lavoro – continua – non può protrarsi indefinitamente nel tempo, non può costituire l’unica unità di misura dei rapporti di lavoro. Sono misure che non eliminano i rapporti a tempo determinato ma danno il segnale che non devono essere la regola del mercato del lavoro”.
Poi sottolinea: “Non siamo in contrasto col mondo imprenditoriale anzi, adotteremo misure per incentivare l’azione delle imprese. Vogliamo una sana alleanza con il mondo del lavoro e imprenditoriale”.
Una precisazione che sembra una replica alle critiche del Pd e, in particolare, a quella di Gentiloni, che su Twitter ha scritto: “Dopo un mese di annunci rocamboleschi il mini decreto di ieri non favorisce gli investimenti in Italia e il lavoro di qualità. Introduce soltanto ostacoli per lavoro e investimenti. Lasciamo stare la dignità”.
Dopo un mese di annunci rocamboleschi il mini decreto di ieri non favorisce gli investimenti in Italia e il lavoro di qualità. Introduce soltanto ostacoli per lavoro e investimenti. Lasciamo stare la #dignità
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 3 luglio 2018
Bocciatura anche da parte dell’ex ministro Calenda, secondo cui il provvedimento “avrà due effetti: diminuire l’occupazione ovunque e gli investimenti al Sud (e le reindustrializzazioni)”.
![](https://blablive.com/wp-content/themes/flex-mag-child/images/B-Lab-logo.png)